sabato 11 febbraio 2017

L'assassino di Lennon in TORINO UCCIDE 2

New York, 8 settembre 1980

Sono le 22.50 circa, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, di fronte all'ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiede, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York), John Lennon, in compagnia della moglie, Yoco Ono, viene fermato da un giovane di nome Mark Chapman, che gli esplode contro cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte, uno dei proiettili trapassa l'aorta. Soccorso da una pattuglia di polizia, il musicista perde conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove verrà dichiarato morto alle 23.07.


Tratto dal racconto Radio America (Torino uccide 2 - Yume Edizioni)

Torino, martedì 9 dicembre 1980.

In gran parte degli appartamenti di Torino, il giorno prima, sono stati addobbati gli alberi e montati i presepi.
Con l’Immacolata si è entrati nella magia del Natale.
Anche Giannetto con l’aiuto dell’anziana madre ha fatto il presepe che occupa metà della sua stanza, allestito già da diversi giorni.
Le statuette sono di legno, costruite dal papà che non c’è più. Ma nella notte è successo qualcosa, la statuetta di San Giuseppe è sul pavimento, rotta.
Giannetto, ha quarant’anni, ma il tempo per lui è corso troppo velocemente, la sua mente è rimasta alcuni anni indietro. L’anziana madre, di nome Tina, nonostante la veneranda età di ottant’anni e i diversi acciacchi, deve provvede a lui. Il figlio posa sul tavolo in cucina i pezzi rotti della statuetta e guarda la donna perplesso.
Gli interrogativi sulla faccia dell’uomo bambino sono macchie senza inchiostro, nessuna espressione potrebbe raccontare al meglio le emozioni.

- Non preoccuparti, l’aggiusteremo o ne faremo un’altra. Mettila là, sul mobile, che ora dobbiamo fare colazione.