I gialli di Kröss
Autore dei romanzi: "Amore contrario", Golem Edizioni 2021 - "Il mare oscuro della verità", Linea Edizioni, dicembre 2019 - "Goccia", libro per ragazzi - Edizioni Tripla E. maggio 2019; "Note d'acqua" - Umberto Soletti Editore, maggio 2017; "Torino uccide 2" - Yume Book, ott. 2016 - "Torino uccide" - Yume Book, nov. 2015; "Il silenzio dei rimorsi" - Baima - Ronchetti, dic. 2014; "Una rosa a dicembre"- Fògola, dic. 2012; "Giochi senza parole", poesie e disegni - edito 2010.
lunedì 13 febbraio 2017
sabato 11 febbraio 2017
L'assassino di Lennon in TORINO UCCIDE 2
New
York, 8 settembre 1980
Sono
le 22.50 circa, al termine di un pomeriggio trascorso al Record Plant Studio, di
fronte all'ingresso del Dakota Building (il lussuoso palazzo in cui risiede,
sulla 72ª strada, nell'Upper West Side a New York), John Lennon, in compagnia
della moglie, Yoco Ono, viene fermato da un giovane di nome Mark Chapman, che
gli esplode contro cinque colpi di pistola colpendolo quattro volte, uno dei
proiettili trapassa l'aorta. Soccorso da una pattuglia di polizia, il musicista
perde conoscenza durante la corsa verso il Roosevelt Hospital, dove verrà
dichiarato morto alle 23.07.
Tratto dal racconto Radio America (Torino uccide 2 - Yume Edizioni)
Torino,
martedì 9 dicembre 1980.
In
gran parte degli appartamenti di Torino, il giorno prima, sono stati addobbati
gli alberi e montati i presepi.
Con
l’Immacolata si è entrati nella magia del Natale.
Anche
Giannetto con l’aiuto dell’anziana madre ha fatto il presepe che occupa metà
della sua stanza, allestito già da diversi giorni.
Le
statuette sono di legno, costruite dal papà che non c’è più. Ma nella notte è
successo qualcosa, la statuetta di San Giuseppe è sul pavimento, rotta.
Giannetto,
ha quarant’anni, ma il tempo per lui è corso troppo velocemente, la sua mente è
rimasta alcuni anni indietro. L’anziana madre, di nome Tina, nonostante la
veneranda età di ottant’anni e i diversi acciacchi, deve provvede a lui. Il
figlio posa sul tavolo in cucina i pezzi rotti della statuetta e guarda la
donna perplesso.
Gli
interrogativi sulla faccia dell’uomo bambino sono macchie senza inchiostro,
nessuna espressione potrebbe raccontare al meglio le emozioni.
-
Non preoccuparti, l’aggiusteremo o ne faremo un’altra. Mettila là, sul mobile,
che ora dobbiamo fare colazione.
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
https://www.facebook.com/events/872537286428526/?sfnsn=cwwa&funlid=QwNSWkNCVt7Mxoy5
-
Yume Edizioni Piacevolissima serata con contenuti e confronti davvero interessanti!